In Padova, storica città universitaria, sono presenti molte offerte rivolte agli studenti che desiderano organizzare la propria festa di laurea. Differenti esercenti strutturano proposte che vanno dalla cena/pranzo completo o semplici aperitivi post laurea, o le così dette aperi-cene. Il cliente ci ha coinvolto per lo studio grafico e la consulenza nel promuovere una nuova offerta integrata a 360°; la proposta prevede un format che ingloba tutte le tipologie di festa di laurea, estesa su differenti realtà ristorative ad esso associate. L’idea che sta alla base del progetto marketing unisce all’interno della mensa universitaria “Forcellini Self Service” la viralità del social marketing con la comunicazione tradizionale; ciò porta al raggiungimento in modo efficace della maggior parte degli universitari patavini. Come studio grafico Altramarca ci siamo concentrati nell’identificare un’immagine grafica che fosse legata al clima goliardico del mondo universitario; l’aspetto stesso doveva essere in grado di propagarsi come viral marketing attraverso la rete. Il progetto finale ruota attorno all’headline “Tue pensa alla Laurea, la Festa Te la facciamo Noi”; l’immaginario evocativo è quello della “Familia Sicula”, in cui l’utilizzo del baffetto siciliano voleva non solo essere un elemento caricaturale, ma anche un modo per coinvolgere lo studente nel clima “Familia Forcellini” (infatti la proposta per i pr era quella di creare dei baffetti floccati da ritagliare, invitando i ragazzi a fotografarsi con lo smart-phone e postando gli scatti sulla bacheca, tuttavia per motivi di budget non si è potuto realizzare).
La composizione dell’immagine pubblicitaria ha come soggetti i cuochi della mensa (in questo modo la pubblicità risulta più a misura degli studenti) i quali tengono in modo in-usuale gli strumenti da cucina, creando una composizione molto simile ai super-eroi delle copertine cinematografiche. L’insieme degli scatti risulta, tuttavia, ilare e carnevalesco grazie alla parodia del luogo comune del “siciliano baffuto”, che ci ha permesso di stereotipare tutti i soggetti uomini e donne in una grottesca carnevalata siciliana.